′Il dubbio di non essere sé stessa
è conforto alla mente che vacilla
in un'estrema angoscia,
finché non trovi un terreno sicuro′ [Emily Dickinson] Le modalità del progetto terapeutico dipendono dall'intensità del disagio psicologico, dalla sintomatologia, dall'assetto generale della personalità e dagli obiettivi attesi, in un continuum che va dalla risoluzione di un problema specifico, magari reattivo a una situazione contingente, fino alla comprensione del funzionamento psichico profondo, nell'ottica di una trasformazione più strutturale della personalità.
Un'attenta valutazione psicodiagnostica, effettuata attraverso l'osservazione, il colloquio, l'applicazione di scale cliniche, di personalità e di test proiettivi e/o cognitivi, permette di formulare ipotesi sul senso profondo e nascosto dei segnali di disagio, consentendo di definire il percorso terapeutico più opportuno da intraprendere.
L'
iter di osservazione seguito per giungere a una diagnosi è il seguente:
1. Uno o due colloqui in cui si raccolgono informazioni sul motivo della consultazione, sui sintomi, sull'ambiente di vita, sugli eventi significativi che hanno caratterizzato la storia personale del paziente, iniziando a cercare correlazioni tra i dati raccolti. Anche nel caso di adulti, un certo rilievo viene dato alla ricostruzione della storia dell'attaccamento e alla qualità delle relazioni primarie.
Nel caso di bambini e adolescenti il primo incontro è con i genitori. con i quali viene ricostruita la storia del figlio, soprattutto nei suoi primi anni di vita, per comprenderne lo sviluppo fisico, emotivo, cognitivo e relazionale. Si tratta anche di farsi un quadro della qualità della comunicazione esistente tra i membri della famiglia e di individuare l'eventuale presenza di atteggiamenti disturbanti nei confronti del figlio .Tutto ciò sarà discusso direttamente con i genitori, nell'ottica di farsi carico anche dei loro bisogni, contenendo le loro ansie e difficoltà.
2. Tre o quattro incontri in cui, tramite il colloquio clinico e l'uso di test psicodiagnostici, si cerca di ′fotografare′ gli aspetti del funzionamento psichico del paziente.
Nel colloquio il paziente viene aiutato a porre connessioni tra i suoi sintomi/comportamenti e le sue difficoltà interne
La situazione testologica, quasi sempre opportuna, diventa parte integrante della consultazione. I test proposti sono diversi secondo l'età e le problematiche del paziente.
3.Uno o due colloqui di restituzione in cui vengono comunicati e discussi i risultati dell'indagine eseguita, indicando possibili risposte/rimedi agli interrogativi posti in fase di consultazione.
Viene illustrato l'assetto globale dell'identità attuale, nelle sue connessioni con la storia di vita del paziente, che può comprendere come il passato interagisca con il presente.
Se si rileva la necessità di proseguire con un intervento psicoterapeutico, gli incontri finali hanno anche l'obiettivo di preparare un'eventuale futura psicoterapia.
Possibili interventi proposti:
- consigli generali di tipo psicoeducativo
- counseling per il singolo o per la coppia genitoriale
- psicoterapia di sostegno individuale o alla genitorialità
- psicoterapia psicodinamica
- psicoterapia EMDR
Nel caso in cui si ritenga necessario associare alla psicoterapia una cura di tipo farmacologico, viene attivata la collaborazione con un collega psichiatra o neuropsichiatra infantile.